La giornata è sicuramente speciale.
Stare all’aria aperta, su di una panchina ai Giardini Luzzati, alle 19.30 passate, e non a casa propria a cena, come di consueto, è già una particolarità.
Solo un’ora e mezza fa ero al Museo Luzzati all’inaugurazione della nuova mostra su ‘La donna serpente’ di Carlo Gozzi, spettacolo che è stato allestito per 4 anni di seguito, dal 1979 al 1982, nei teatri di tutto il mondo.
La mostra non è molto estesa, posizionata com’è nelle sale Cannoniere, ma illustra bene la pluralità dei mezzi di espressione artistica che uno stesso testo può ispirare: l’opera teatrale, il cinema d’animazione, l’illustrazione per l’editoria, ma anche la cartellonistica con i manifesti.
E proprio la presenza di un manifesto esposto alla Mostra mi ha colpito, perchè ne ho uno identico.
Anzi non l’ho più io, ma mio figlio Andrea che l’ha appeso in entrata nella sua casa di Torino.
Vi sono raffigurate varie scene e -confesso che non l’avevo notato in particolare visto che l’intero manifesto è dedicato ai 20 anni del Festival del Fumetto e del Cinema d’animazione di Lucca- sono tutte tratte da ‘La donna serpente’.
La differenza, non di poco conto per un collezionista quale io sono, è che la mia/nostra copia è impreziosita dalla firma e dalla dedica di Lele.
Ma ritorniamo ai giardini Luzzati, dove Matteo Manzitti dirige un gruppo di giovani strumentisti dell’orchestra sinfonica Simon Boccanegra.
L’omaggio a Lele dura un paio di minuti e si intitola “Happy CompleLele”, a lui dedicato e originato dalla casuale sovrapposizione del compleanno di Lele con quello del (relativamente) giovane -come lui stesso tiene a precisare- compositore che si cimenta anche con la direzione.
Nell’aria un po’ informale di questi giardini dove, vista l’ora, i più sorseggiano un aperitivo, volteggiamo le note dei 3 movimenti scelti dalla Serenata per fiati di Mozart.
La scenografia del palco, costituita dall’originale utilizzato 36 anni fa per lo spettacolo ‘L’Opera Buffa’, vale da sola la presenza a questo secondo appuntamento della serata.
Sono passati sette anni da quando Lele ci ha lasciati.
Ho ancora negli occhi la grande torta che festeggiava il suo 85° compleanno.
La sua vita si è fermata sei mesi più tardi, ma le testimonianze di affetto nei suoi confronti proseguono.
Sarebbe contento di vedere che non si semplici commemorazioni si tratta, bensì di occasioni per far rivivere lo spirito di gioiosa condivisione che lo ha animato per tutta l’esistenza.